lunedì 1 dicembre 2014

Prova su strada Alfa Romeo Brera 2.4 jTDM


Dopo qualche anno di latitanza, torno a scrivere su questo mio piccolo spazio dedicato ai motori e alle quattro ruote, per scrivervi della mia, seppur breve, prova "inaspettata" (e ringrazio ancora qui il mio nuovo amico Luca conosciuto recentemente che mi ha permesso di mettermi al volante di questa "belva") dell' Alfa Romeo Brera 2.4 jTDMm auto che sicuramente, ha scritto la sua pagina nella già ricca storia del Biscione.


Una breve introduzione...


L'Alfa Romeo Brera è un'autovettura coupé dell'Alfa Romeo. Commercializzata a partire da dicembre 2005, ha preso il posto della GTV e nasce da un prototipo di Giugiaro presentato nel 2002 al Salone di Ginevra. La produzione è terminata il 15 ottobre 2010, la commercializzazione tuttavia è avvenuta anche per i rimanenti mesi del 2010 e parte del 2011, garantita da un consistente stock di vetture.

Utilizza il Pianale Premium accorciato nel passo dell'Alfa 159, le caratteristiche tecniche (meccanica, sospensioni, freni) rimangono quelle della berlina. La vettura, omologata come una classica 2+2 posti, è equipaggiata di cambio a 6 marce e difreni a disco sulle 4 ruote di cui gli anteriori autoventilanti e, nel caso della motorizzazione 2.4 JTDm e del 3.2JTS V6, anche i freni posteriori sono autoventilanti, mentre gli anteriori sono dotati di pinze in alluminio ad attacco radiale a 4 pistoncini. Lo schemasospensivo è formato da quadrilateri deformabili sull'anteriore e Multilink a quattro bracci per il posteriore. L'impianto di scarico suddiviso in due silenziatori sinistra/destra con due uscite ciascuno, restituisce un sound molto cupo e corposo (motori 2.2 e 3.2 JTS) che ben si sposa con la linea sportiva della Brera. Tra le caratteristiche che la contraddistinguono: il tetto panoramico in vetro con tendina apribile elettrica, presente inizialmente nell'allestimento più accessoriato Sky Window e il controllo elettronico della stabilità (Alfa Romeo VSC System) e della trazione, di serie per tutte le versioni.
A inizio 2006 venne lanciata la versione 2.4 JTDm da 200 cavalli. Inoltre nel marzo dello stesso anno uscì una versione spyder con capote in tela, chiamata semplicemente Alfa Spider. Nel 2007 la potenza del motore diesel venne portata a 210 cavalli (solo versioni con cambio manuale). Nel 2008 venne introdotta la versione Brera 3.2 JTS a trazione anteriore che, grazie a una riduzione di peso, incrementò le doti prestazionali della vettura. Nel 2009 fu introdotto il primo motore a benzina prodotto e progettato in Italia: si tratta del 1.750TBi (Turbo Benzina Iniezione-diretta) che grazie a un turbocompressore e alla distribuzione a 4 valvole per cilindro eroga 200 cavalli permettendo consumi ed emissioni di anidride carbonica contenuti. Sempre nel 2009 la gamma diesel si arricchì del compatto 2,0 litri JTDm da 170 cavalli che emette 142 grammi di anidride carbonica.
La Brera è stata prodotta nello stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese (Torino).
In una puntata di Top Gear la Brera viene confrontata con altre due coupé, l'Audi TT e la Mazda RX-8, venendo scelta come meritevole di esposizione allo Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo.


ModelloDisponibilitàMotoreCilindrataPotenzaEmissioniCO2
(g/Km)
0-100 km/h
(secondi)
Velocità max
(Km/h)
Consumo medio
(L/100km)
1.750 TBi 16Vda 03/2009 al 06/2011cilindri in linea,Benzina1.742 cm³147 kW (200 CV)1897,72358,1
2.2 JTS 16V11/2005 al 03/20094 cilindri in linea,Benzina2.198 cm³136 kW (185 CV)2218,6222 (224 dal 01/2008)13
2.2 JTS 16V Selespeed02/2007 al 12/20104 cilindri in linea,Benzina2.198 cm³136 kW (185 CV)2218,6222 (224 dal 01/2008)13
3.2 JTS 24Vdal 01/2008 al 12/20106 cilindri a V,Benzina3.195 cm³191 kW (260 CV)2707,025016
3.2 JTS 24V Q4dal 01/2008 al 12/20106 cilindri a V,Benzina3.195 cm³191 kW (260 CV)2706,824416
3.2 JTS 24V Q4 QTronicdal 01/2008 al 12/20106 cilindri a V,Benzina3.195 cm³191 kW (260 CV)2707,024416
2.0 JTDm 16Vdal 03/2009 al 06/20114 cilindri in linea,Diesel1.956 cm³125 kW (170 CV)1428,82187,0
2.4 JTDm 20V 20002/2006 al 06/20075 cilindri in linea,Diesel2.387 cm³147 kW (200 CV)1798,02289,9
2.4 JTDm 20V QTronic 200dal 01/2008 al 12/20105 cilindri in linea,Diesel2.387 cm³147 kW (200 CV)1798,32259,9
2.4 JTDm 20V 210dal 06/2007 al 01/20085 cilindri in linea,Diesel2.387 cm³154 kW (209 CV)1797,92309,9
2.4 JTDm 20V QTronic 210dal 01/2008 al 12/20105 cilindri in linea,Diesel2.387 cm³154 kW (209 CV)1798,32319,9

(*) Il modello oggetto della prova é quello evidenziato in giallo


La prova su strada


Ma veniamo al "sodo" di questa breve recensione. L'auto si presenta molto imponente, parlando soprattutto di larghezza e anche di passo. La prima sensazione che si ha entrando nell'abitacolo di questa gran turismo, é di una buona e anche ottima abitabilità, adatta quindi anche alle persone di alta statura che senza problemi, facendo le opportune regolazioni di sedile e quant'altro, riescono ad inserirsi nel posto di guida.
Bella la plancia, caratterizzata dalle classiche luci rosse Alfa che illuminano tutta la strumentazione e da numerose placche color alluminio. Completano poi, numerosi indicatori che permettono un totale monitoring del mezzo, l'immancabile indicatore della pressione della turbina e la leva del cambio corta che contribuiscono a dare un aspetto decisamente sportivo.
Il parabrezza é di classica impronta sportiva, quindi un po' schiacciato ma ad una perfetta altezza e non esageratamente vicino agli occhi del guidatore, permettendo così un'ottima visuale della strada.
L'abitacolo quindi presenta una buona abitabilità, ma ricordiamoci che siamo sempre su un'auto sportiva, quindi pur essendo un 2+2, i passeggeri seduti dietro sono davvero sacrificati, soprattutto a livello di altezza. In questo caso, stanno comodamente seduti invece i bambini sul seggiolino, ospiti per la quale la macchina é già predisposta con i consueti attacchi isofix.
Come tutte le auto sportive di un certo livello, inseriamo la chiave nella plancia, premiamo sul pulsante START e... che musica! Il rombo parte deciso, di questo 5 cilindri 20v diesel di 2.4 di cilindrata. Il sound di questo propulsore si sente ma non eccessivamente, l'abitacolo è ben insonorizzato.
Mettiamo la prima, e ci muoviamo su questo paesaggio ondulato, località dove ci trovavamo in occasione della serata, ma con morigeratezza per permettere un buon riscaldamento del motore. 
Trascorsi i primi dieci minuti, e raggiunta quindi la temperatura ottimale di esercizio, spingiamo con decisione il piede destro sull'acceleratore: ragazzi che spinta! Questi 200cv si sentono già fin dai bassi regimi, difatti é proprio questo il motivo per cui anni fa ho scelto il motore diesel e non tornerei più indietro. Un'erogazione rotonda, facile da guidare. Con motori di questo tipo, chi guida non é costretto a "tirare" per tirare fuori la cattiveria, ma semplicemente affondare sul pedale per ritrovarsi capatapultati in avanti da una marea di cavalli di "razza". Questa caratteristica poi si apprezza ancora di più su terreni ondulati, dove a differenza, un benzina richiederebbe qualche cambiata in più.
Gli innesti del cambio sono precisi, e la rapportatura a 6 marce esalta le già ottime prestazioni della vettura. Altrettanto si può dire dei freni: egregio impianto frenante, basta davvero poco per fermarsi in sicurezza.
Per quanto riguarda l'assetto, non é tra i più rigidi che abbia guidato, ma considerato il fatto che la macchina vanta già un baricentro basso e delle gomme in misura 235 che quindi di base forniscono già una stabilità che dà davvero fiducia nelle curve, può essere sicuramente un pregio sui terreni sconnessi, dove sia pilota che mezzo ne risentono in maniera davvero ridotta, aumentando quindi il confort di guida anche su un asfalto non perfetto.

In conclusione, se negli anni precedenti in tutta sincerità questo modello della casa di Arese non mi aveva mai entusiasmato esteticamente, vista e provata più da vicino, mi é davvero piaciuta. Facile da guidare, abbastanza comoda ma.. con un cuore sempre sportivo nella più classica tradizione Alfa Romeo. 





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