lunedì 24 marzo 2008

Prova su strada Fiat Grande Punto Abarth

Abarth. La prima volta che ne ho sentito parlare è stato da bambino, nei mitici anni 70-80, nei quali la Fiat grazie a questo preparatore, è riuscita a dominare nelle competizioni. Auto come la Ritmo, la 131, la 124 sono state auto del marchio torinese a scrivere pagine di storia dei motori. Adesso, dopo qualche tempo, il marchio Abarth ha deciso di risorgere e lo ha fatto con un’auto che è riuscita a sovvertire i cattivi pronostici finanziari del marchio Fiat: la Grande Punto.

Ho raggiunto una della concessionarie Fiat che hanno l’area dedicata all’Abarth a Milano il 13 ottobre, data di presentazione ufficiale della Fiat Grande Punto Abarth, incuriosito da chi già prima di me, in via non ufficiale, aveva già avuto un incontro ravvicinato con il mezzo in questione. Appena arrivato nel padiglione dedicato allo scorpione, vengo folgorato, anzi direi “punto”, dalla splendida Grande Punto di colore bianco, veste ufficiale del marchio Abarth.

Comincio, con grande curiosità, ad ammirarla e spulciarla in ogni minimo dettaglio. Il paraurti, con le prese d’aria con incastonati due fendinebbia anteriori, le da un’aria cattivissima e rende l’avantreno più imponente oltre che aggressivo, questo grazie anche all’interno nero dei fanali anteriori proposto da Abarth e presenti solo su questo modello. Andando avanti si ammirano le minigonne e modanature nere laterali che spaccano nettamente sul colore bianco e che ospitano le ruote da 215/45 ZR 17 (Pirelli P Nero). Arrivati alla coda, si nota subito lo spoiler nero, i bellissimi fari con frecce oscurate e un magnifico paraurti dotato di un estrattore (sempre di colore nero) di ottima fattura, ospitante un doppio scarico a sinistra, in linea con la sportività della vettura. Aprendo la porta, si entra in un abitacolo più ben rifinito, volante con 3 razze rivestite in alluminio, tondi di tachimetro e contagiri contornati in color alluminio ma aventi sfondo nero. Cornice del cruscotto e plancia in simil-carbonio, pedali in alluminio contribuiscono a respirare un ulteriore aria di sportività. Altra chicca sono i sedili, molto racing, avvolgenti e con i poggiatesta dalla forma appuntita. Il marchio Abarth è disseminato ovunque: al centro del volante, nei tondi del cruscotto, sulla parte destra della plancia, sui sedili.


Ma passiamo alla prova in strada. Dopo essermi accordato per il lunedì successivo, mi reco dal concessionario, subito dopo il lavoro intorno alle 18.30, ora dell’appuntamento. Al mio arrivo, trovo subito ad accogliermi con aria gentile il venditore dell’Abarth che mi aveva introdotto questa splendida vettura il sabato della presentazione. Dopo la classica stretta di mano mi dice: “Andiamo a provarla?” ed io, senza indugiare: “certamente!”. Detto fatto ci dirigiamo verso la splendida Gp Abarth parcheggiata di fronte alla concessionaria. Mi da le chiavi e mi dice: “Devi provarla tu per renderti effettivamente conto!”. Salgo nell’abitacolo e dopo le opportune regolazioni di sedile, volante e specchietti metto in moto. Che musica ragazzi! E’ un 1.4 benzina, ma con la turbina sembra un motore di maggiore cilindrata. Vengo subito richiamato all’attenzione da questo ruggito, oserei dire, quasi corsaiolo. Metto la prima e delicatamente faccio scivolare la macchina giù dal passo carrabile; attendo il via libera, dentro la prima e via! Parto tranquillo, la macchina è un po’ fredda, ma nonostante questo già si nota una buona progressione del motore. Arriviamo al primo semaforo, sfioro il pedale dei freni, caratterizzati da pinze Brembo, e la macchina, in un progressivo rallentare si ferma in modo sicuro. Il motore è già in temperatura e finalmente possiamo saggiare un po’ di più le potenzialità di questa macchina. Imbocchiamo una stradina privata, premo il pulsante SPORT BOOST: il volante diventa più rigido e diretto, l’erogazione si fa maggiormente cattiva e, dietro anche consiglio del venditore, tiro la prima e la seconda. Che allungo! Un accelerazione rapida che, grazie a questo 1.4 turbo da ben 155cv, mi porta in un battibaleno lanciato in velocità; mi avvicino ad un incrocio e provo a ritardare un po’ la frenata. Caspita! Le pinze Brembo non si fanno pregare, e alla mia toccata del pedale del freno, rispondono fulmineamente, rallentando vistosamente la macchina!! Vedendo la strada vuota innesto la seconda ed esco dall’incrocio; sono praticamente quasi fermo, ma nonostante questo il motore risponde con decisione al mio colpo di gas, ad indicare un’ottima coppia già a partire dai bassi regimi. Continuando il giro, mi accorgo anche della sensazione che da la vettura, di quasi “modellarsi” al terreno che percorre, anche sulle sconnessioni, merito dell’ottimo assetto, dando quel “feeling” giusto al pilota per potersi fidare. Concludendo, posso dare un giudizio più che positivo a questa Gp Abarth: ottimo motore, ottima coppia, ottima tenuta di strada, ottima frenata. Se fosse uscita quando ho deciso di comprare la mia, chi avrebbe detto che magari non sarei stato tra le fila di clienti dello scorpione…


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello questo blog.
Alessandro

Anonimo ha detto...

Bello questo blog.
Manca qualcosa però!!!!!
Il detto dice ''donne & motori'' !?!?!?
Vediamo di inserire anche qualche bella donnina quindi ....
Ciao, Alessandro

Eryuki ha detto...

Beh, so che sono un tipo serio, ma questo vuole essere dedicato alla mia passione: i motori.

Comunque le donnine sono sempre tra i miei altri interessi..

Raziel ha detto...

Grande Eryuki, il tuo blog finisce inevitabilmente nei miei preferiti..

;)